Buchette del vino: le porte del vino di Firenze

Firenze è una città straordinaria con un gran numero di sorprese, non ultime le “buchette del vino” (o spesso chiamate “porte del paradiso”).  Queste ultime hanno subito una sorta di revival negli ultimi tempi, grazie anche a Stanley Tucci e alla sua eccellente serie “Searching for Italy”.  Queste porte in miniatura, situate all’interno delle mura di molti palazzi nobiliari di Firenze, risalgono al XV secolo, quando Cosimo de’ Medici concesse ai nobili fiorentini (come mezzo per ottenere il loro sostegno) di vendere vino direttamente dai loro palazzi. 

Questa pratica era apprezzata dalla nobiltà, che poteva vendere senza i costi aggiuntivi di un intermediario, e dal pubblico dei bevitori, perché i vini erano relativamente economici e facili da acquistare.  Le vetrine assunsero una nuova e diversa importanza nel XVII secolo, durante la peste, quando Firenze perse circa il 12% della sua popolazione.  Le vetrine rappresentavano un modo pronto per effettuare transazioni senza contatto, cosa che oggi tutti possiamo capire.  

E durante l’apice della nostra pandemia, alcune porte del vino sono state riaperte per servire vino (e talvolta gelato), evitando il contatto diretto con i clienti. All’ultimo conteggio, nel centro storico di Firenze c’erano 145 finestre del vino, ma potrebbero essercene altre ancora da scoprire.

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