Definizione di Greve in Chianti, nostro territorio

Il vino italiano si è affidato a un sistema di classificazione pieno di acronimi. Sebbene le denominazioni DOC e DOCG siano ormai per lo più ben riconoscibili, l’IGT (Indicazione Geografica Tipica) nasconde ancora delle insidie, in quanto sotto una stessa denominazione si possono trovare bottiglie che vanno dal Solaia al semplice vino della casa. Il Chianti Classico, pur essendo una delle DOCG più conosciute d’Italia, si estende su una superficie di circa 70.000 ettari (10.000 vitati, di cui 7.200 registrati come Chianti Classico). Per questo motivo, per molti consumatori è difficile fare una scelta consapevole. Abbiamo quindi accolto con favore l’introduzione della nuova classificazione UGA (Unità Geografica Aggiuntiva) che consente ai produttori di Chianti Classico di aggiungere informazioni sub-regionali ai loro vini. Le UGA sono state introdotte nell’estate del 2021 e quindi è possibile vedere un certo numero di questi vini in circolazione.

Le 11 UGA comprendono: Greve, Radda, Lamole, Panzano, Gaiole, Castelnuovo Berardenga, Vagliagli, Castellina, San Donato in Poggio, San Casciano e Montefioralle. In ogni località, la composizione del suolo, l’altitudine e l’esposizione possono dare una differenza stilistica molto distintiva e questa delimitazione specifica del sito ha lo scopo di aiutare a navigare nel grande crogiolo del Chianti Classico. Nelle parole del cartografo Alessandro Masnaghetti (alias il ‘Mapman’), “L’introduzione delle UGA rappresenta una svolta epocale per la denominazione. Un cambio di prospettiva che porta i produttori e i loro vini a non essere più attori singoli, ma espressioni di un territorio in relazione tra loro”.

Come si traduce tutto questo per Greve, il nostro territorio? Si tratta di una sottoregione variegata, perché c’è un mosaico di terreni e influenze diverse in base alla vicinanza del fiume Greve. Come caratteristica generale, i vini di questa sottoregione sono spesso descritti come rigorosi e sostanziosi, con i vini della riva sinistra che mostrano una tendenza a caratteri di frutta più scura rispetto a quelli della riva destra del fiume. A nord, i vini di Greti tendono ad avere una maggiore austerità tannica, mentre i vini di Ruffoli tendono a mostrare un po’ più di freschezza; e più a est, i vini di Dudda e Lucolena sono noti per la loro classe ed equilibrio.

Per noi di Montecalvi, anche all’interno della nostra tenuta di 10 ettari abbiamo due tipi di terreno diversi, provenienti da due formazioni pedologiche diverse: Macigno e Sillano. Il Macigno è un’arenaria dura e non calcarea che conferisce ai nostri vini delicatezza e agilità, mentre il Sillano è una marna argillosa che conferisce ai nostri vini maggiore corpo e ricchezza di frutto.

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