Il Vino nell’Arte, l’Arte nel Vino

Nel corso dei secoli, il vino ha ispirato artisti e poeti, con le prime testimonianze nelle rappresentazioni pittoriche (bassorilievo) dell’arte egizia antica, risalenti al IV millennio a.C.. Apprezzato per il suo valore sacrale, curativo e funerario (evidente nel ritrovamento di semi d’uva nelle tombe egizie), il vino è stato raffigurato durante feste e cerimonie nel corso dei secoli. Le prime immagini di viticoltura, vendemmia e vinificazione sono state registrate anche sulle pareti delle antiche tombe egizie.

Nel corso della storia, i Fenici, i Greci e più tardi gli Etruschi hanno spesso raffigurato il vino nell’arte sotto forma di mosaici, vasi e anfore, mentre l’iconografia degli dei Dioniso (greco) e Bacco (romano) è stata tramandata attraverso una miriade di epoche e movimenti, ispirando gli artisti fino al Rinascimento.

Molti esempi di vino nell’arte sono documentati nel corso del Cinquecento e del Seicento, con un’introspezione sempre più complessa sia nella scuola italiana che in quella fiamminga, e per tutto il periodo barocco il vino e l’uva sono ampiamente rappresentati nelle nature morte. Ma con l’approssimarsi del 1900 si assiste a un maggior numero di esempi di vino associato alla virtù, al trionfo o alla celebrazione e, all’interno dei movimenti artistici contemporanei, il vino sembra essersi liberato dall’iconografia stereotipata o classica acquisendo una relazione o un’interpretazione più personale con l’artista.

Nel corso dei secoli, molte importanti famiglie del vino sono state mecenati dell’arte, in particolare in Toscana, creando un legame intrinseco tra arte e vino. A Montecalvi, stiamo collaborando con il rinomato artista locale Sandro Granucci. Sandro ha realizzato l’etichetta del nostro Chianti Classico Riserva, intitolata “Equilibrio Ecologico”, la cui scultura si trova a Montecalvi. Ora stiamo lavorando con Sandro per una nuova etichetta per l’Alta Valle della Greve, di cui siamo molto entusiasti e che speriamo di presentare a breve.

Dal punto di vista enologico, ci viene spesso ricordata l’importanza dell’arte nella vinificazione, del prendere decisioni creative, del lavorare con i flussi e i riflussi della natura, dell’assemblaggio, della pazienza e del mettersi in gioco in prima persona quando si lancia un nuovo vino. Non c’è da stupirsi che questo elisir sia così evocativo per il mondo creativo.

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